Heinrich-von-Gagern-Gymnasium Frankfurt am Main

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Scambio scolastico 2019 Bologna-Francoforte

Text:
Raffaella Sgrosso
Letzte Änderung:
28.11.2019
Verantwortliche/r:
Florian Kavermann

Scambio scolastico 2019 Bologna-Francoforte

Diario di viaggio
di Raffaella Sgrosso

Lo scambio con gli studenti ed insegnanti del Liceo Augusto Righi di Bologna è terminato da poche settimane, il prossimo incontro per qualcuno di loro si avvicina (Capodanno a Francoforte) ed il volo Bologna-Francoforte è assicurato. Il momento più adatto per fare una carrellata sulla bella settimana trascorsa con i nostri amici italiani....

Sabato 19 ottobre
"Non stancarti mai di aspettare perché il giorno più bello della tua vita può arrivare domani." (Romano Battaglia)

Alle nove di sabato 19 ottobre le famiglie ospitanti si sono incontrate all'aeroporto di Francoforte per accogliere gli studenti e gli insegnanti del Liceo Righi. È un momento emozionante, nonostante la stanchezza dei nostri amici italiani la cui notte prima della partenza è stata molto breve. La gioia di rivedersi è grande, l'attesa di questo momento, anche se durata solo tre settimane, è stata lunga. Ora può avere inizio una nuova avventura...

Domenica 20 ottobre
"Eravamo insieme, tutto il resto del tempo l'ho scordato." (Walt Whitman)

Il fine settimana i ragazzi lo hanno trascorso insieme, tra di loro e con le loro famiglie. Uno spazio importante per ritrovarsi, per continuare a scoprirsi, per raccontarsi, per conoscere cose nuove, per condividere i propri spazi e per ... divertirsi.

Lunedì 21 ottobre
"Il camminare presuppone che a ogni passo il mondo cambi in qualche suo aspetto e pure che qualcosa cambi in noi.' (Italo Calvino)

La mattina di lunedì, mentre gli studenti tedeschi erano a scuola come sempre, tutto il gruppo degli italiani ha fatto una passeggiata (la prima della giornata) fino alla Oper Frankfurt, il teatro dell'opera di Francoforte. Qui abbiamo incontrato la drammaturga Deborah Einspieler, un'ex alunna del nostro liceo, che ci ha mostrato il teatro così come di solito non è possibile vederlo, da dietro le quinte. Chi lavora in questo teatro? Che cosa si fa? Abbiamo visto in azione falegnami, pittori, visagisti e parrucchieri, ammirato spazi immensi in cui nascono le idee e si realizzano i progetti. È stata un'esperienza molto bella!
Con tante immagini, colori ed impressioni nella mente, abbiamo iniziato la nostra seconda passeggiata, una sorta di passeggiata letteraria, fino alla BCE. Lungo il Meno abbiamo fatto di tanto in tanto delle pause durante le quali gli studenti hanno letto a turno delle informazioni sulla Banca Centrale Europea: Quando è nata la nuova moneta comune? In quanti e quali Paesi viene usata? Qual è il compito principale della BCE? Quali sono i benifici che l'euro ha per ognuno di noi?
Lentamente abbiamo raggiunto la nuova sede della Banca Centrale Europea e abbiamo letto di colui che dal novembre del 2011 ne è Presidente e che a breve distanza ne avrebbe lasciato la guida a Christine Lagarde.
Gli studenti hanno letto degli estratti del testo 'Questa non è l'Italia (...)', di Alan Friedman, giornalista esperto di economia e politica, conduttore televisivo e scrittore statunitense.

Scambio Lunedì

"(...) Mario Draghi sta facendo gli scatoloni. Con un piccolo sforzo di fantasia e un pizzico di immaginazione non è difficile vederlo. Provate a figurarvelo, quest'uomo di settantadue anni, posato e dal fisico asciutto, dotato di un'intelligenza acuta e un carattere schivo (...). Immaginate che oggi sia il 31 ottobre 2019, l'ultimo giorno del mandato di Draghi come Presidente della Banca Centrale Europea. Provate a figurarvelo lì, ora, in piedi, nel suo ufficio.'
All'una e mezza ci siamo ritrovati con i gemelli tedeschi nella bellissima Aula della nostra scuola dove tutti i partecipanti dello scambio sono stati accolti calorosamente dagli alunni del coro della professoressa Wenckebach che hanno intonato per noi delle canzoni di benvenuto.
Dopo quest'ingresso canoro abbiamo ricevuto il saluto ufficiale dal nostro 'Preside', il Dr. Köhler. Anche con lui è stato un felice rivedersi, visto che qualche settimana prima è venuto a trovarci in Italia ed ha trascorso con noi tre giorni a Bologna e a Firenze.
Alle ore 15 è iniziata la terza ed ultima passeggiata. I nostri studenti hanno organizzato una visita guidata alla città di Francoforte in italiano e inglese. Queste le tappe principali del nostro giro:

Partendo dalla nostra scuola (Chi era Heinrich von Gagern?) siamo andati alla Alte Oper e da lì abbiamo proseguito per la Pauskirche, il Römer e il Duomo. Poi abbiamo camminato per le stradine della nuova vecchia città (Neue Altstadt) per finire il nostro percorso sull'Eiserner Steg dove alcuni studenti hanno fatto una relazione sulla storia del nome della città di Francoforte e sui grattacieli dell'imponente skyline.
Qui ci siamo salutati e i ragazzi hanno continuato la serata da soli ....

Martedì 22 ottobre
"La mente non è un vaso da riempire, ma un fuoco da accendere." (Plutarco)

Il martedì gli studenti italiani erano divisi in due gruppi: coloro che a scuola studiano il tedesco e quelli che invece hanno scelto il cinese come lingua straniera. Gli studenti di tedesco sono stati a scuola da noi. Nelle prime due ore, sotto la guida di tre studenti di Italiano, hanno fatto lezione di tedesco (Schüler helfen Schülern). Nelle ore successive hanno ospitato in alcune lezioni regolari dei colleghi della nostra scuola, facendo così un'immersione totale nella lingua e nel sistema scolastico tedesco.
Gli altri studenti hanno fatto un workshop di cinese presso una scuola di lingue a Francoforte con un'insegnante di madrelingua ed hanno girato un bel video che abbiamo avuto occasione di guardare tutti insieme durante la nostra cena di commiato giovedì sera. Ma andiamo con calma, il martedì ancora non è finito...
Alle due il gruppo degli italiani si è ritrovato lungo il Meno al Museo Städel dove abbiamo fatto una visita guidata in lingua italiana nella nostra fantastica pinacoteca. Anche qui una bella sorpresa: la nostra guida era la madre di un ex alunno della nostra scuola!
Con tante immagini di Holbein, Dürer, Tischbein e Kirchner nella mente ci siamo commiatati ed i ragazzi italiani si sono ritrovati con i loro gemelli in città per continuare insieme la serata.

Mercoledì 23 ottobre
"Il viaggio è una specie di porta attraverso la quale si esce dalla realtà come per penetrare in una realtà inesplorata che sembra un sogno." (Guy de Maupassant)

Scambio Mercoledì

Alle otto di mercoledì mattina ci siamo incontrati tutti a scuola da dove siamo partiti con il pullman per la bella cittadina ridente sul fiume Neckar, Heidelberg. Dalla Piazza del Mercato abbiamo camminato fino allo splendido ed imponente Castello. Qui ci siamo divisi in due gruppi e con una guida in tedesco ed una in italiano siamo andati alla scoperta della storia dell'edificio costruito sulle fondamenta di una fortezza medioevale che sovrasta le stradine ed i tetti pittoreschi del centro storico.
Dopo circa un'ora e mezza ci siamo ritrovati di nuovo tutti ed abbiamo avuto tempo per passeggiare attraverso i vicoli romantici del centro storico, con le sue splendide piazze e gli edifici rinascimentali.
Felici ed anche un po' stanchi ci siamo rimessi in viaggio per far ritorno a Francoforte.

Giovedì 24 ottobre
"Il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei propri sogni." (Eleanor Roosevelt)

Oggi siamo stati con il gruppo dei ragazzi italiani a visitare il Campus Westend.
È stata una visita molto interessante e particolare in quanto ci ha fatto da guida la signora Dr. Maria Kopp-Kavermann, madre di uno dei ragazzi del corso di Italiano, che lavora all'università. Insieme ad alcuni suoi studenti la nostra 'guida speciale' ci ha raccontato la storia di questo meraviglioso complesso progettato dall'architetto Hans Poelzig negli Anni '30 per ospitare la sede dell'industria chimica I.G. Farben ed oggi sede principale della Johann Wolfgang Goethe-Universität Frankfurt am Main.

Scambio Giovedì

I nostri ragazzi hanno avuto la possibilità di conoscere degli studenti universitari sia tedeschi che italiani, qui in Germania per un progetto Erasmus, che si sono gentilmente messi a nostra disposizione, rispondendo alle nostre domande e regalandoci le loro storie ed esperienze. Facendo ciò essi hanno reso concreto e tangibile che cosa vuol dire essere europei oggi e creare insieme una nuova ricchezza culturale. Loro, i nostri giovani del presente e cittadini di domani che non sono a casa in un solo Paese, che hanno padronanza in più lingue straniere, che hanno voglia di acquisire conoscenze, studiare all'estero ed arricchire le proprie competenze professionali.
Grazie a tutti loro per averci fatto vivere un momento di grande intensità!
Il giovedì sera è stata l'ultima serata che abbiamo trascorso insieme: un'ultima cena ... per il momento. Abbiamo deciso di trascorrerla a scuola con un evento culinario, offrendo ai nostri ospiti un buffet con varie specialità tedesche, turche, italiane, finlandesi preparate gentilmente dai ragazzi e dalle loro famiglie. Durante questa serata abbiamo avuto modo di incontrare alcuni dei genitori dei nostri studenti, di vedere foto e video che i ragazzi hanno raccolto nel corso delle due settimane trascorse insieme e di progettare incontri futuri.

Venerdì 25 ottobre
"Il miglior riconoscimento per la fatica fatta non è ciò che se ne ricava, ma ciò che si diventa grazie ad essa." (John Ruskin)

La mattina del 25 ottobre, ultimo giorno a Francoforte, tutto il gruppo degli studenti e degli insegnanti italiani, si è ritrovato a scuola per prendere parte ad un laboratorio d'arte offerto dalla collega Dr. Jazo. Gli studenti hanno avuto la possibilità di rielaborare in modo creativo la loro esperienza dello scambio, esternando con forme e colori le proprie sensazioni e desideri. Dopo, tutti gli studenti si sono incontrati per trascorrere le ultime ore insieme, per preparare i bagagli e per iniziare a commiatarsi.

'Prendere commiato', 'dare commiato'. Dal latino commeatus, da commeare, andare e venire, congedarsi, separarsi da qualcuno. Ogni momento di separazione, con tutti i riti che accompagna questi istanti, ha intrinseco in sé un sentimento di malinconia. È malinconico il commiato quando ci si separa da amici che vivono lontani e che non si sa se rivedremo e quando.
Ma il commiato è anche un momento di profondo rispetto per l'altro, la cui presenza si porterà con sé, può esser dunque un meraviglioso commiato. Un commiato che contiene un grande potenziale, quello di un nuovo rapporto, di tante nuove occasioni, di futuri incontri. Si chiude una porta ma al contempo se ne aprono altre: quella che conduce a se stessi (perché dopo ogni incontro inevitabilmente si conosce se stessi un po' di più) e quella che conduce a una nuova relazione con l'altro.
Io, da parte mia, nel mio commiato serbo tanti ricordi di meravigliosi momenti, ma sopratutto di persone con le quali si è creato un filo rosso del destino, in primo luogo con la collega ed amica Marianna Gallo che ringrazio per avermi aiutato a realizzare questo progetto. Ringrazio il collega italiano, Francesco Di Lucca, per le sue interessanti guide di storia dell'arte a Venezia e a Firenze. Ringrazio il dirigente del Righi, il Dottor Gambetti, per averci accolto così cordialmente.
Ringrazio i miei 'ragazzi' per essere stati disponibili per questa avventura ed i loro genitori che hanno avuto fiducia in me e negli altri insegnanti che hanno organizzato lo scambio. Ringrazio la mia collega Birgit Vollrath che ci ha accompagnato a Bologna e che ha accolto i colleghi italiani qui a Francoforte in modo esemplare.
Ringrazio la signora Kopp-Kavermann ed i suoi studenti per averci fatto da guida all’università di Francoforte. Ringrazio i miei colleghi che qui a scuola ci hanno sostenuto, offrendoci il loro aiuto ed accogliendo nelle loro classi
gli studenti italiani. Ringrazio Stephan Heydel ed i suoi assistenti della Technik-AG per averci come sempre aiutato a fotocopiare prima della partenza i Vademecum del nostro viaggio a Bologna. Tra questi, in primo luogo, Florian Kavermann, al quale devo il diario di viaggio della nostra settimana a Bologna così come il prezioso aiuto con la ‚tecnica‘.
Ringrazio sia il comitato dei genitori della nostra scuola (SEB) per aver offerto al gruppo degli ospiti italiani il viaggio ad Heidelberg, sia il Verein der Ehemaligen und Freunden des Heinrich-von-Gagern-Gymnasium per averci donato la visita guidata al Museo Städel. Ringrazio il nostro 'Preside', il Dr. Köhler, anche da parte dei colleghi italiani, dei miei studenti e delle loro famiglie, che ci ha sostenuto, che ha creduto in quest'idea e che ne ha supportata la realizzazione.


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